Satanisti
Fatti, personaggi, rituali e perversioni nel mondo degli adoratori del Maligno.
di Patrizia Santovecchi
Il Diavolo è uscito dalla cantina delle chincaglierie in cui sembrava definitivamente relegato. E si ripropone alla sua maniera, eludendo la sorveglianza e rovesciando il mondo. E dunque videogiochi, siti Internet, fumetti, canzoni, soprattutto negozi New Age dell’occulto, il sottoscala del magico-esoterico. Un modo di mostrarsi disimpegnato e alla moda per superare la fragile barriera di irrisione che ha accolto il fenomeno del satanismo contemporaneo.
Pronto invece, quest’ultimo, a impossessarsi delle piccole e grandi solitudini moderne alimentate con l’aiuto della tecnologia, della noia, degli idoli che si divulgano e si promuovono attraverso violenza, simboli di morte, omicidio, droga. Croci rovesciate, pentacoli, candele, riti a sfondo sessuale, le corna del caprone, guru, santoni di culti vari, sacerdoti neri, senza più freni, fino ai delitti a sfondo satanico.
Come dire che l’Inferno non è altrove ma qui. Una banale razionalizzazione delle esperienze odierne di vita, una gotica allegoria di questo mondo. Il più forte che stritola il più debole, il più debole che invoca i più forti anche a costo del male. Più forza, più potere, più prestigio raggiunti attraverso riti trasgressivi o di ribellione contro la morale comune, un presunto bene. Da qui gli innumerevoli casi – pochi scoperti, la maggior parte rimasti sconosciuti – di riti che invocano il dio delle tenebre, di sacrifici di animali, fino, purtroppo, a quelli di esseri umani. Riti che sono sempre esistiti. Proprio come il desiderio di potere. Insomma, il Male.
Olimpia, Firenze 2008, € 15,50