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Vittime o carnefici? Come definire i giovani internauti alle prese con l’infinito cyberspazio e con i rischi e i pericoli che si insidiano tra le maglie del web? Per riflettere e confrontarsi su una questione delicata e di forte attualità, il 10 ottobre 2015, a Firenze si svolgerà il seminario: “Paideia – Navig@re InFormati. Bullismo/Cyberbullismo: una sfida educativa”, presso la Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa, dalle ore 9:00 alle ore 13:30.

L’evento è organizzato dall’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici (O.N.A.P.), in partnership con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) e il Centro per la Giustizia Minorile per la Toscana e l’Umbria (Ministero della Giustizia, Dipartimento per la GiustiziaMinorile).

Il seminario è parte del progetto di formazione per docenti “Paideia – Navig@re InFormati”, con l’obiettivo primario di fornire adeguati elementi di conoscenza agli insegnanti, delle scuole di ogni ordine e grado della regione Toscana e di informare le famiglie su come e con quali strumenti indirizzare i ragazzi, nell’affrontare i pericoli e i rischi che Internet può nascondere.

I giovani, ormai definiti tecnoagers (nativi digitali), possono essere vittime e carnefici nello stesso tempo, rispetto alla Rete: possono commettere reati (violazione diritto d’autore mediante scarico di musica/film protetti da copyright, violazione della privacy mediante la pubblicazione di video online, diffamazione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e così via); o possono essere oggetto di fenomeni quali l’adescamento (pedofilia online), l’esposizione a filmati a sfondo sessuale nei confronti di adulti e minori; oppure di truffe online (phishing), atti di cyberbullismo, da parte di amici in chat/blog. Episodi inquietanti sono all’ordine del giorno e della cronaca. I bambini più fragili possono essere presi di mira da compagni alla ricerca di un momento di notorietà e che inventano giochi destinati, talvolta, a trasformarsi in tragedie.

È vero che la maggior parte dei router domestici contiene una sezione personalizzabile dedicata al filtraggio dei contenuti in cui può essere inserita una lista di siti da bloccare, ma tale prassi non è così efficace in quanto facilmente aggirabile con le conoscenze informatiche che i ragazzi possono possedere. Il vero e insostituibile filtro è l’educazione. In questa prospettiva desideriamo delineare gli strumenti per la realizzazione di una nuova forma di Paideia, di un’educazione che sia prima di tutto conoscenza profonda, recupero di buone prassi e potenziamento delle figure docenti e genitoriali, al fine di incrementare un recupero della nostra più profonda umanità.

Paideia è perciò non tanto la pedagogia come mezzo per un traguardo formativo, quanto piuttosto il fine stesso dell’educazione, l’ideale di perfezione morale, culturale e di civiltà cui ognuno deve tendere. Il raggiungimento di questa nuova forma di consapevolezza che proponiamo con questo percorso formativo è frutto di un processo continuo che impegna tutte le generazioni. Un processo educativo volto ad armonizzare l’individuo con il mondo al quale appartiene, indipendentemente dall’età che ha o al gruppo generazionale di appartenenza.

Il progetto ha ottenuto il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed il Patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Università degli Studi di Firenze, del Polo Universitario di Prato.

Firenze, 6 ottobre 2015

IL DIRETTORE GENERALE F.F.

Claudio BACALONI

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993)

 

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